

“La storia può favorire la comprensione, la tolleranza e la fiducia tra i singoli individui e i popoli d’Europa, ma può ugualmente diventare una forza di divisione, di violenza e di intolleranza. Di conseguenza, l’insegnamento della storia, oltre a rappresentare un efficace strumento a sostegno della pace e della riconciliazione nelle zone di conflitto e di post-conflitto, può altresì contribuire a rafforzare la tolleranza e la comprensione di fronte a fenomeni quali le migrazioni, l’immigrazione e i cambiamenti demografici”. Raccomandazione 1880 (2009) dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa relativa all’insegnamento della storia nelle zone di conflitto e post-conflitto.
“La storia può favorire la comprensione, la tolleranza e la fiducia tra i singoli individui e i popoli d’Europa, ma può ugualmente diventare una forza di divisione, di violenza e di intolleranza. Di conseguenza, l’insegnamento della storia, oltre a rappresentare un efficace strumento a sostegno della pace e della riconciliazione nelle zone di conflitto e di post-conflitto, può altresì contribuire a rafforzare la tolleranza e la comprensione di fronte a fenomeni quali le migrazioni, l’immigrazione e i cambiamenti demografici”. Raccomandazione 1880 (2009) dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa relativa all’insegnamento della storia nelle zone di conflitto e post-conflitto.